#TrameQuotidiane è un diario virtuale dove trovano posto (dis)avventure, riflessioni e stralci della mia quotidianità. Ché in fondo la vita di ognuno di noi scorre come la pellicola di un film, di cui non sempre siamo i registi incontrastati.

Le mie trame sono tutt’altro che noiose, anche perché da un po’ di anni a questa parte, ho per compagni di vita Elleni e Nené, rispettivamente la mia primogenita e il mio secondogenito.

Insieme formiamo L’allegro trio pieno di brio, come amiamo definirci. il nostro primo imperativo è #sdrammatizzare e quindi cerchiamo sempre di dotarci di una sottile vena di ironia, per superare con un sorriso tutti gli imprevisti e le difficoltà, che inevitabilmente costellano ogni quotidianità che si rispetti.

#Elleni, classe 2010, tra i tre è la più saggia. Sempre accorta e prudente, ha un gran spirito di osservazione e alla memoria fotografica unisce quella legata a fatti e fattarelli d’ogni sorta, captati per caso o volutamente, risalenti anche ad anni addietro, ma ben immagazzinati tra i ricordi del suo efficiente database.

Le si può parlare di tutto, sa anche dare buoni consigli che le valgono l’appellativo di “piccola adulta”. E´ un po’ maldestra (chissà da chi avrà preso?!), abbastanza caparbia (con lei è difficile spuntarla) e -quando non ha la luna di traverso- è una bimba dolcissima.

Giuseppe Aira, alias #Nené (come se due nomi non bastassero), classe 2012, è il classico Gianburrasca, della serie una ne pensa e cento ne fa: non sta un attimo fermo, è un moto perpetuo, inarrestabile.

Il soprannome Nené gli è stato affibbiato da Elleni, che chiamava così ogni suo bambolotto e, quando ha visto per la prima volta la new entry in fasce, lo ha subito identificato così.

Nené è un piccolo personaggio: è ingenuo e spontaneo, ma anche sensibile e protettivo; si distingue per un modo di parlare tutto suo, con le vocali ben scandite; non ha peli sulla lingua e con lui ho collezionato gaffe a non finire!

“Birba”, “Spirito libero”, “Nené combinaguai”: questi sono alcuni dei nomignoli scelti da chi ha avuto modo di conoscerlo e se leggerete le sue avventure, potrete confermarli.

E di me, cosa potrei dire? Cercherò di essere obiettiva: sono metodica, pignola e, lo ammetto, un tantino permalosa; sono super brava a complicarmi la vita per minuzie, un po’ scombinata nel mio essere una “perfetta imperfetta” e direi di potermi definire anche abbastanza lunatica. Ma so essere divertente e cerco di pormi sempre in modo positivo e propositivo. “Vai guerriera, ce la puoi fare”, mi dico nei momenti più difficili e a furia di dirmelo, ho abbracciato per davvero lo status della combattente.

La vita da genitore single non è tra le più semplici (del resto, non lo è nemmeno quando si è in due!), eppure nonostante le mille incombenze, le corse contro il tempo per far quadrare il minimo sindacale, ho trovato un mio pseudo equilibrio e per me la famiglia dell’Allegro Trio è la migliore che potesse capitarmi!

La nostra quotidianità non è mai banale e non perché sia segnata da chissà quali esperienze. Come in ogni famiglia, ci azzuffiamo spesso tra noi, a volte ci coalizziamo in due contro uno e le combinazioni cambiano, a seconda dei casi. Ma i bronci non durano mai a lungo e a prevalere sono i momenti di divertimento. Ché quando si sorride, la vita diventa più bella.

Parola dell’Allegro Trio.

M.C.